La Chiesa ti ascolta

Un percorso per portare il processo sinodale della Chiesa nel Continente Digitale

“Oggi, come all’inizio, abbiamo bisogno di uscire per incontrare ogni persona, a maggior ragione è nostra missione farlo, soprattutto le persone più lontane e quelle che soffrono. Dobbiamo raggiungere le periferie esistenziali del nostro mondo! Tu conosci i tuoi coetanei, sai che molti sono soli, che molti non conoscono Gesù. Andate, andate e prendete il Signore, andate e riempite i vostri ambienti, anche digitali, non di convinzioni, non per convincere, per non fare proselitismo, ma per testimoniare la tenerezza e la misericordia di Gesù» [1]

1. Di cosa tratta il progetto “La Chiesa ti ascolta” ?

Nasce dalla chiamata che il Santo Padre há rivolto a tutta la Chiesa a tenere il Sinodo della Sinodalità, con l’intenzione di portarlo anche negli ambienti digitali, affinché nessuno sia escluso dal processo sinodale, e rimanga senza la possibilità di essere ascoltato, né di dare il suo contributo alla Chiesa, anche se non si muove nelle istituzioni a tu per tu. Ecco perché è, per così dire, come una parte complementare dell’attività sinodale, faccia a faccia nel mondo digitale.

Nasce dai due grandi principi di papa Francesco: essere Chiesa in uscita e andare alle periferie esistenziali

  • Chiesa in uscita :nel cammino sinodale, la Chiesa deve avere il coraggio e la creatività per aprire il suo cuore a una nuova esperienza, con tanti rischi di sbagliare (cf. EG 49), ma con tanto amore missionario per ascoltare la voce del Popolo di Dio anche negli spazi virtuali, affinché questi spazi, tipici della nostra cultura contemporanea, non rimangano senza voce o, destrutturati e non seguiti con le dinamiche, la dedizione, i tempi e le “orecchie adeguate”, senza poter dare il proprio contributo ed esprimere il próprio bisogno.
  • Periferie esistenziali: dentro queste, ci sono anche gli ambienti digitali, per questo è nata l’iniziativa, che nasce da numerosi contesti e da cristiani che sviluppano il loro apostolato proprio in questi spazi dove vivono le persone. Questa realtà ci spinge a compiere, anche lì, un cammino e un processo sinodale, per imparare a vedere e ad ascoltare coloro che normalmente vi trascorrono gran parte del loro tempo, e a cercarvi chi li ascolta e con chi condividere, in mezzo a un mondo pieno di principi e di idee, ma che non sa ascoltare.

2. Perché è importante?

“Papa Francesco, il 24 aprile 2021, ha approvato un nuovo Itinerario sinodale per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, con il tema: “ Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” . (…) L’articolazione delle diverse fasi del processo sinodale consentirà il reale ascolto del Popolo di Dio e sarà garantita la partecipazione di tutti al processo sinodale . Non è solo un evento, ma un processo che coinvolge sinergicamente il Popolo di Dio, il Collegio Episcopale e il Vescovo di Roma, ciascuno secondo la propria funzione». [Due]

In questa “ partecipazione di tutti ” dobbiamo comprendere che deve essere possibile ascoltare ogni genere di persone che si sentono legate, in qualche modo , alla Chiesa e alla sua missione, ovunque si trovino a livello di ambienti e qualunque sia la loro condizione. Cercando soprattutto persone che non sono abitualmente impegnate nella vita ecclesiale, andando “fuori”, cioè “oltre”, dove dobbiamo andare come Chiesa.

Il progetto “ La Chiesa ti ascolta ” nasce, quindi, per portare il “ processo sinodale ” negli ambienti digitali , per ascoltare il “continente digitale” [3] , con coraggio e creatività [4] , in risposta alla chiamata di il Papa Francesco: “… siamo tutti chiamati a partecipare alla vita e alla missione della Chiesa. Se non c’è una reale partecipazione dell’intero Popolo di Dio, i discorsi sulla comunione rischiano di rimanere pie intenzioni. … La partecipazione di tutti è un impegno ecclesiale inalienabile! Per tutti i battezzati, questa è la carta d’identità: Battesimo . [5] ”

3. A chi è rivolto il progetto?

È importante comprendere e conoscere la parte del Popolo di Dio che non partecipa alle istituzioni, ma che potrà e vorrà vivere questo processo, se avrà modo di accedervi e se gli sarà adeguatamente presentato.

Ecco perché questo processo di ascolto è rivolto “solo ed esclusivamente” a chi si trova in ambienti digitali, senza presenza e partecipazione nelle istituzioni ecclesiali.

Si tratta, quindi, di arrivare a quelle persone la cui vita si svolge in gran parte in quel continente, che è cresciuto e negli ultimi anni è diventato più sfaccettato, più complesso, molto più numeroso.

Lì comunicano, imparano, creano arte, si informano, comprano e vendono, si incontrano e pregano in ambienti digitali. Hanno certamente una vita fisica e un domicilio in una posizione geografica, e molti vanno a messa la domenica, ma il loro baricentro ecclesiale non è in una determinata parrocchia, e non si sentono legati a una comunità faccia a faccia, ma piuttosto virtuale. Non c’è modo di raggiungere queste persone attraverso i modi ordinari di avvicinarsi alle parrocchie. Allora, come raggiungerà queste persone la consultazione sinodale? Come puoi ascoltarli?

4. Chi lo esegue?

  • I missionari digitali, gli » influencer » cattolici e tutti coloro che, in qualche modo, svolgono un compito di evangelizzazione e di accompagnamento nella fede degli altri.
  • Attraverso i media digitali (social network, e-mail, WhatsApp…), ovvero qualsiasi mezzo digitale che normalmente connette le persone.
  • Usare una metodologia adeguata per ordinare la conversazione e le risposte ai temi proposti dal Documento Preparatorio.
  • Ci sono varie comunità, solitamente divise per lingua, che riuniscono i numerosi missionari digitali, ma tutte unite in un unico progetto.

L’obiettivo degli «influencer» e degli altri missionari presenti negli ambienti digitali è quello di aggiungere il loro lavoro a quello dell’intera Chiesa affinché coloro che non partecipano alla vita delle parrocchie e delle altre istituzioni ecclesiali abbiano ancora la possibilità di essere ascoltati, e di far arrivare la propria voce al Sinodo.

5. Chi lo guida?

Il progetto è stato ideato dal RIIAL (Information Technology Network of the Church in Latin America), istituzione fondata dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali (PCCS) e dal CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano) nel 1992.

Il RIIAL, insieme a tutte le altre istituzioni che si sono aggiunte, facendo eco ai discorsi di papa Benedetto XVI [6] , accoglie l’appello di papa Francesco a porre la Chiesa in un atteggiamento samaritano «di ascolto» e di servizio a chi soffre e ha bisogno della tenerezza e della Misericordia di Dio [7] .

  • A questa prima iniziativa del RIIAL si sono aggiunte diverse realtà che lavorano nell’evangelizzazione digitale: dal primo momento iMision ha aderito, e per continuare, diverse reti e realtà di evangelizzazione digitale come JDN (Juan Diego Network) hanno continuato ad aderire ogni giorno , Ilumina Mas, Catholic Link, Fruto del madero, Zenit, Catholic Net, Macro Fiesta, Building Bridges, Cançao Nova, FormED en Español, El Arca Digital, Tan Cerca de Mí, El semi 26, Somos Suyos, Cafeteando con el Fr. Lalo, Fruto del Madero, Bibbia cattolica per i giovani, evangelizame_, @KarenAhued e @FundacionASIF, Crescere nella fede, Formare apostoli, Enriquísimo Tv, Comunità del cuore irrequieto, Pensieri e preghiere dal profondo dell’anima, Paso Santo, Cielo Abierto , Centro di Martín Valverde Training, Catholic Faith and Love, Zoar Factory,Arca Iberoamérica (Artisti cattolici), Cielo Abierto (Fan Page), Católicos Digital (@catolicosdigital), PadreWilli / Healing Wounds, The Door Next Door, A Little Father and A Millennial Priest, Unspiritual Journey, Ti ho amato fino a tardi e la tua parola dà us life, Evangelizzazione digitale, Sentinel of Faith, Rete ricreativa cattolica, Conversare con Sharon, Sembrado Esperanza, RCCES Monterrey (Rinnovamento carismatico cattolico nello Spirito Santo dell’arcidiocesi di Monterrey), Mosso dall’amore, Fuoco nuovo, Riflessione domenicale, Workshop di massa con Vianney Children, One in God, El Santo Podcast, Rayo de Luz Magazine (@revistarayodeluz), Sí fiat, Active Evangeliization, Los de María, I am a Young Catholic, Mission Land, I want to be a Saint, SERCODE, The Figlie del Sacerdote, Grazia e Virtù, Dos Son Uno, Macrofiesta del Rosario, UN ministero,PsicoFray e PJ Capuchinos, Digital Servants, Natiilustra.uy, Super Santos, Renova+, Vitae, Grace e virtù, Exaudi.
  • All’origine della metodologia c’è il gruppo Delibera Collaborative Intelligence (delibera.com), a cui si è unito fin dall’inizio l’Osservatorio di Blanquerna. Successivamente, Sondeo & Jefferson Davis e la cattedra di Ricerche di marketing presso l’Erasmus School of Economics (ESE) dell’Università di Rotterdam hanno continuato ad aderire.
  • Il progetto è stato presentato alla Segreteria del Sinodo ed è accompagnato dal Dicastero per la Comunicazione.

6. Come si fa?

Il Vademecum offre alcune indicazioni metodologiche e lascia anche un ampio margine a ciascuna diocesi, movimento, congregazione o gruppo per creare la propria metodologia.

“In questa fase di ascolto invitiamo le persone a incontrarsi, a rispondere insieme agli stimoli sotto forma di domande/immagini/scenari, ad ascoltarsi e ad esprimere commenti, idee, reazioni e suggerimenti individuali e di gruppo. Tuttavia, se le circostanze (come le restrizioni dovute alla pandemia o la distanza fisica) rendono difficile l’interazione di persona, è possibile utilizzare gruppi di discussione online facilitati, attività online autodirette, gruppi di chat, telefonate e varie forme di comunicazione. oltre a questionari cartacei e online”.

Il processo metodologico ha diverse tappe, che cercano di seguire il percorso indicato dal Segretariato sinodale per tutta la Chiesa:

  • Individuazione di influencer e missionari digitali e delle loro comunità digitali
  • Formazione e Invio Missionario di ciascuno di loro
  • Catechesi e introduzione al Sinodo in ogni comunità digitale
  • Incontri virtuali settimanali per il follow-up, l’animazione e la collaborazione della comunità
  • Invio del «questionario» per conoscere la voce di chi desidera partecipare
  • Raccolta dei risultati delle indagini delle diverse comunità
  • Analisi e sintesi dei risultati (team multidisciplinari, Intelligenza Collaborativa, Intelligenza Artificiale)
  • Presentazione dei risultati al Segretariato sinodale, insieme a tutte le altre presentazioni della Chiesa

Per svolgere il processo sinodale in ambienti digitali, mantenendo forte lo spirito di » ascolto/risposta samaritano «, le diverse metodologie tendono all’ascolto attivo , motivo per cui si compongono di vari elementi: invito, motivazione, questionario, dialoghi sul reti, ecc.

Il Sinodo è un processo di ascolto per comprendere il dolore e le ferite di ogni persona e per offrirsi, come buon samaritano, a sanare le ferite di Cristo. Per questo dobbiamo conoscerlo, dobbiamo conoscere il dolore, la ferita (anche la nostra… abbiamo bisogno anche di samaritani che vengono da noi).

Il questionario è solo uno strumento che deve saper aiutare a conoscere le ferite, le sofferenze e le speranze, nonché le opinioni e i contributi dell’esperienza di vita personale e comunitaria di ogni persona, per trasmettere la presenza amorosa di Cristo.

7. In sintesi





1. Il Papa promuove un cambiamento profondo nella Chiesa, nelle sue strutture e procedure, ma più profondamente nel «modo di essere Chiesa», per comportarsi più secondo il Vangelo. Per vivere in modo più «samaritano», propone a tutta la Chiesa un «cammino sinodale» per ascoltare il Popolo di Dio, iniziando ora ma invitandolo a farlo in modo più permanente, favorendo il dialogo e la partecipazione.

2. Si promuove il processo di ascolto sinodale nelle Diocesi, Parrocchie, Congregazioni, Movimenti e istituzioni, ecc. di tutto il mondo. I partecipanti sono stati principalmente le persone che già assistono alla Santa Messa e che sono presenti in altre attività nelle parrocchie e nei templi.

3. Il Sinodo vuole raggiungere anche coloro che sono lontani, persone che si sentono cattoliche ma che abitualmente non vanno in Chiesa, o che magari partecipano solo alle cerimonie familiari o ai sacramenti.

4. C’è anche un’altra grande parte del popolo di Dio che va ascoltata: il “continente digitale” (come ha detto papa Benedetto XVI). Milioni di fedeli cattolici di ogni età e condizione, che non partecipano fisicamente a nessuna specifica parrocchia o istituzione, ma «abitano il Continente Digitale», interagendo in diversi modi come i social network (o comunità WhatsApp) e seguendo qualche influencer cattolico, guardando per risposte, spiritualità, compagnia per vivere e affrontare le situazioni quotidiane.

5. La Chiesa sfrutta le potenzialità del continente digitale e decide di soddisfarne i bisogni. L’ascolto sinodale è una straordinaria opportunità per comprendere meglio le dinamiche delle comunità digitali e integrarle il più possibile nella vita e nella missione della Chiesa. È anche un’opportunità per colmare il divario tra le due realtà.

6. Il primo obiettivo di questo progetto è raggiungere e ascoltare le persone che interagiscono nel Continente Digitale attraverso i loro influencer cattolici e i Missionari Digitali, con i quali dialogano e imparano. Vuole anche esplorare altri modi per raggiungere le persone che sono presenti in modo diverso in questo «continente».

7. Un altro obiettivo è ascoltare gli stessi influencer e missionari digitali, perché nel Continente Digitale rappresentano i «nuovi missionari» che devono essere capiti, aiutati, sostenuti, formati e accompagnati.

8. Infine, il progetto «La Chiesa ti ascolta» vuole stabilire un legame più stabile tra Influencer/missionari affinché possano avere sostegno reciproco, integrazione con altri campi dell’azione pastorale per agire come un potente «ponte» per la Chiesa, pienamente integrata nella tua vita.

9. I beneficiari finali a cui contribuisce il progetto possono essere suddivisi in:

  • Il Popolo di Dio “abitante” nel Continente Digitale
  • Influencer e altri missionari che agiscono nei media digitali
  • la chiesa in generale

[1] Videomessaggio del Santo Padre Francesco ai giovani partecipanti all’incontro organizzato dalla Conferenza Nazionale dei Giovani Cattolici (NCYC) a Indianapolis (21-23 novembre 2019), 22.11.2019

[2] Cfr Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2009 e Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2010, dove parla del Continente Digitale e della necessità che, come gli Apostoli di allora, oggi andiamo a il nostro mondo da evangelizzare.

[3] Discorso del Santo Padre Francesco, Momento di riflessione per l’inizio del Processo sinodale , op. cit.


[4] Nota del Sinodo dei Vescovi, 21.05.2021

[5] Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la XIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura del rispetto, del dialogo e dell’amicizia, 24 maggio 2009.

[6] « La Chiesa che esce è la comunità dei discepoli missionari che iniziano, si impegnano, accompagnano, portano frutto e celebrano. «Primerear»: sappiate scusare questo neologismo. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha prima stabilita nell’amore (cfr 1 Gv 4,10); e, per questo, sa andare avanti, prendere l’iniziativa senza paura, uscire per incontrarsi, cercare il lontano e arrivare al bivio per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto di aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva”. (Evangelii Gaudium, 24).

[7] Discorso del Santo Padre Francesco, Momento di riflessione per l’inizio del Processo sinodale , Aula Nuova del Sinodo, 9.10.2021,  https://www.vatican.va/content/francesco/es/speeches/2021 /ottobre/documenti/20211009-apertura-camminosinodale.html

Sintesi della conversazione di ascolto – Cultura Digitale