Noticias

Lecco Film Fest 2021: en el centro la figura femenina, «la que hace hermoso al mundo»

El festival de cine y encuentros con los protagonistas vuelve a la ciudad lombarda, organizado por primera vez en 2020 por la Fondazione Ente dello Spettacolo y promovido por Confindustria Lecco y Sondrio, y que nos invita a reflexionar sobre la realidad femenina en Italia. Monseñor Milani: la cultura es el camino a la belleza

(comunicazione.va).-El festival fuertemente deseado el año pasado por la Fondazione Ente dello Spettacolo (Federales) como un signo de renacimiento después de una pandemia que parecía estar en declive, regresa a Lecco, la ciudad lombarda y manzoni. El Lecco Film Fest, en su segunda edición, del 29 de julio al domingo 1 de agosto, volverá a hablar de las mujeres, «la que hace hermoso al mundo», recogiendo una frase del mensaje del Papa Francisco del 8 de marzo de 2019, para reflexionar precisamente sobre la realidad femenina actual en Italia.

Películas y encuentros con los protagonistas del cine, la TV y el periodismo

El estilo es el habitual de los federales, una realidad multimedia promovida por la Conferencia Episcopal Italiana para relanzar la cultura cinematográfica, reuniendo a los protagonistas del «séptimo arte» con el público de Lecco y turistas que comienzan a regresar a las orillas del lago donde Manzoni ha puesto su «Prometido».

Monseñor Milani, Presidente de Federales (derecha), con Maria Grazia Cucinotta y el presidente de Confindustria Lecco y Sondrio Lorenzo Riva, en la edición 2020

Monseñor Milani, Presidente de Federales (derecha), con Maria Grazia Cucinotta y el presidente de Confindustria Lecco y Sondrio Lorenzo Riva, en la edición 2020

Muchos invitados, desde Maya Sansa hasta Antonio Albanese

Por la noche en la arena al aire libre de piazza Garibaldi y durante el día en la sala del «Nuovo Aquilone», un cine histórico que reabre en esta ocasión después de 4 décadas de inactividad, gracias también al Ente dello Spettacolo, actrices y directores como Maya Sansa, Donatella Finocchiaro, Maria Roveran y Susanna Nicchiarelli, y colegas como Antonio Albanese, Giacomo Poretti, Giulio Base y Giorgio Diritti , conocerá a los espectadores antes de las proyecciones.

Estreno italiano de «A Chiara», premiada en Cannes

El evento cinematográfico del festival será la proienzione, en preestreno nacional, de «A Chiara» de Jonas Carpignano, ganadora en la última edición del festival de Cannes de la Forinzaine des Realizaterus, con la presencia de las hermanas protagonistas Swamy y Grecia Rotolo. Los invitados también estarán en el centro de las reuniones – lecciones con los 30 estudiantes de «Opera prima», la escuela de formación para niños de los últimos dos años de la escuela secundaria, para introducirlos a la escritura de películas, series de televisión, historias para contar en imágenes y ayudarles a comunicar sus experiencias. Un camino que alterna momentos teóricos con laboratorios prácticos, creados en colaboración con el Instituto Toniolo. Para los más pequeños también habrá la intervención musical de Leo Gassmann, ganador del Festival de San Remo 2020, sección Nuevas propuestas.Algunos de los protagonistas del Lecco Film Fest 2020 saludan al público con monseñor Milani al término de un debateAlgunos de los protagonistas del Lecco Film Fest 2020 saludan al público con monseñor Milani al término de un debate

«Lo que hace que el mundo sea hermoso»: la mujer para el Papa Francisco

El tema del festival «lo que hace que el mundo sea hermoso» retoma una frase del Papa Francisco en el Día Internacional de la Mujer 2019, y hace un exigente llamamiento «para que se eliminen los obstáculos y se creen las condiciones para que esta belleza brille en su totalidad» subraya a Vatican News el presidente de la Fondazione Ente dello Spettacolo y preboste de Lecco , Monseñor Davide Milani.

Parità di condizioni per le donne: focus con la ministra Bonetti

A Lecco se ne parlerà insieme a chi nel cinema, nel teatro, nella letteratura, nel giornalismo, nella chiesa, nelle istituzioni e nel mondo del lavoro “promuove il femminile senza stereotipi, riconoscendo quanto occorre fare per offrire alle donne parità di condizioni in ogni ambito”. Ci saranno dibattiti e interviste pubbliche sul tema, con la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e in occasione del “Premio Lucia”, riconoscimento letterario al femminile presieduto dalla giornalista Tiziana Ferrario che premierà Maria Rita Parsi, Rosa Teruzzi e Eliana Liotta.

L’arte della cura, con il cardinale Scola e il teatro di Poretti

Guardando poi ai mesi più duri della pandemia, il Lecco Film Fest rifletterà sul tema della cura, arte fondamentale riscoperta e da molti lodevolmente praticata nei mesi del lockdown. Sarà il cuore dell’intervento del cardinale Angelo Scola e del giornalista ed esperto di comunicazione Marco Bardazzi e dello spettacolo teatrale “Chiedimi se sono di turno” di Giacomo Poretti, del trio comico e artistico Aldo, Giovanni e Giacomo. Di ripartenza si parlerà anche con la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, le istituzioni e gli operatori del settore del territorio. Infine, ad aprire lo sguardo sul mondo sarà la documentarista e giornalista Laura Silvia Battaglia con il suo lungometraggio “Yemen nonostante la guerra”.Una imagen de la exposición en curso en Lecco "Nuovo Cinema Morricone"Un’immagine della mostra in corso a Lecco «Nuovo Cinema Morricone»

La mostra multimediale «Nuovo Cinema Morricone»

Da alcuni giorni è aperta a Lecco, nel cortile Canonica di San Nicoló, piazza Cermenati, e lo sarà fino alla chiusura del festival, la mostra multimediale Nuovo Cinema Morricone, curata da Eugenio Arcidiacono, Katia Del Savio, Marco Micci ed Elena Gulminelli, dedicata al grande compositore e autore di colonne sonore ad un anno dalla scomparsa.

Milani: ancora una volta, la cultura è via verso la bellezza

Di tutti i temi e le proposte di Lecco Film Fest 2021 parliamo con monsignor Milani, che sottolinea come anche quest’anno l’appuntamento lombardo “si propone, attraverso il cinema e la cultura, di individuare tutti quegli elementi che possano valorizzare l’umano nelle sue espressioni più autentiche: solo così la ripresa accadrà e avrà un solido fondamento”.

Monsignor Davide Milani, torna il Lecco Film Fest dopo la prima edizione, una scommessa nata quasi in piena pandemia. Quindi la sua città crede nel valore della cultura, del dialogo e dell’incontro per guardare e riflettere su qualcosa di bello?

Certo, questo festival nasce lo scorso anno, quando pensavamo che la pandemia stesse finendo con l’arrivo della prima estate. In realtà eravamo ingenui in questa speranza, ma da subito questa comunità, aiutata da Fondazione Ente dello Spettacolo, ha creduto che la via dell’incontro, del confronto, della testimonianza, dell’impegno e della conoscenza fosse l’antidoto ad un contagio ancora più pericoloso di quello del virus, cioò quello della frammentazione, della divisione, della paura di tornare in piazza, dell’ascoltarsi. Oggi ripetiamo questo festival, forse uno dei pochi casi, sicuramente in Italia, di festival nati al tempo della pandemia che celebrano una seconda edizione ancora in questa situazione. La città crede nella cultura, Confindustria Lecco e Sondrio ha appoggiato questa iniziativa a tal punto da incaricare Fondazione Ente dello spettacolo di realizzarla.  Il Comune di Lecco, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione comunitaria del lecchese, la Camera di Commercio, e tantissime imprese private, cito solo Egea, hanno dato tutto il loro sostegno per realizzare questa iniziativa al servizio della città, al servizio dei turisti. In una zona che è stata molto provata dal Covid, che è ulteriormente provata in questi giorni da eventi atmosferici che hanno causato parecchi danni. La cultura come la via alla bellezza, la via per un futuro possibile che costruiamo già insieme ritrovandoci, cercando una via verso la speranza.

Monsignor Milani al Lecco Film Fest 2020 con la cantante Paola Turci

Monsignor Milani al Lecco Film Fest 2020 con la cantante Paola Turci

E torna anche il tema della donna, “Colei che fa bello il mondo” come ha detto Papa Francesco. Vi chiederete però come consentirle di farlo davvero…

Questa frase è tratta dal messaggio di Papa Francesco di un paio d’anni fa, per la Giornata internazionale della donna. Presa così isolata ha dei toni molto poetici, molto aulici. Però, se leggiamo il messaggio del Papa più che l’aspetto poetico c’è un forte richiamo, c’è una chiamata all’impegno. Non tanto nella linea, dice Papa Francesco, della concessione al mondo femminile di qualcosa che manca, ma è un’invocazione che la società intera fa affinché la donna sia messa nelle condizioni di esprimere tutto il suo potenziale. In questo modo ne guadagna la società, non semplicemente il mondo femminile. E il richiamo alla figura della donna, come fa il Papa, a partire dalla Scrittura, è molto importante. E noi siamo impegnati in questo come Fondazione Ente dello Spettacolo: nel mondo del cinema, lo sappiamo, c’è da molti anni, con il tema del “Me too” contro la violenza, contro la sopraffazione. Noi però questo tema lo vogliamo porre in maniera positiva: cosa possiamo fare tutti noi, oltre la denuncia, per rimuovere questi ostacoli, quale cambiamento dobbiamo assumere, quale cambio di mentalità dobbiamo realizzare? Il festival proporrà delle vie possibili, in tutti gli incontri che faremo, anche attraverso alcuni film molto interessanti.

Veniamo agli ospiti di questa seconda edizione. Voi non volete sfilate di celebrità quindi sono artisti e personaggi che hanno qualcosa da dire e da condividere con il pubblico del Lecco Film Fest?

Sin duda: sobre el tema de las mujeres, por ejemplo, escucharemos a la Ministra de Igualdad de Oportunidades y para la Familia, Elena Bonetti, que está comprometida con la cuestión de la promoción de la familia, del apoyo efectivo a la familia. Escucharemos a Susanna Nicchiarelli, una directora que tiene una importante película, «Miss Marx», que la ayuda a reflexionar sobre la evolución de la figura de la mujer en la sociedad. Tendremos sobre el tema de las mujeres a Laura Silvia Battaglia: una documentalista, una directora que da testimonio de la condición de las mujeres en todo el mundo, en particular en Oriente Medio. También tendremos, y es el momento cinematográfico más importante, un preestreno absoluto de una película, que fue premiada en el Festival de Cannes, «A Chiara», de Jonas Carpignano. Haremos la primera proyección después del festival, la primera visión absoluta en Italia: esta película cuenta la historia de dos niñas que se rebelan contra la familia, el clan familiar criminal que quiere imponer a estas futuras mujeres los códigos del inframundo, de la n’drangheta. Esta es precisamente la ruta principal. Luego hay un subtema, que no debe aplicarse inmediatamente solo a las mujeres, sino que esa mujer testifica y propone a toda la sociedad: el tema de los cuidados. Que no es sólo una actitud femenina, sino que el mundo femenino nos lo enseña, y de ello hablaremos con el cardenal Scola en diálogo con Marco Bardazzi, que reflexionará sobre la figura de un gran médico, cuya causa de beatificación, Enzo Piccinini, está en marcha. Y hablaremos de ello con Giacomo Poretti, quien trae su espectáculo teatral «Pregúntame si estoy de guardia», donde cuenta su experiencia como médico profesional. Un espectáculo reescrito durante el Covid: el propio Giacomo estaba enfermo y reflexiona sobre el tema de los cuidados como un gran legado positivo de esta experiencia. Tenemos con nosotros a Antonio Albanese, Maya Sansa que tendrá una película en competición en Venecia, un rostro para los más pequeños con Leo Gassman, y muchos otros invitados del mundo del cine y la literatura. Todo el programa está en www.entespettacolo.org.

El programa de la exposición dedicado al gran músico Ennio Morricone, fallecido hace un año

El programa de la exposición dedicado al gran músico Ennio Morricone, fallecido hace un año

Háblanos del homenaje a Ennio Morricone, con esta exposición que ya está abierta: ¿es solo una coincidencia de fechas con el aniversario de su muerte o hay más afinidad con los temas del festival?

Seguramente una de las razones por las que la Fondazione Ente dello spettacolo ha realizado este proyecto, acogiendo con satisfacción la iniciativa de los comisarios, Eugenio Arcidiacono, Katia Del Savio, Marco Micci y Elena Gulminelli, porque ha pasado un año desde su muerte, pero sobre todo porque Ennio Morricone, con una vida caracterizada por un trabajo puntual, el carthusiano ha sido capaz de cambiar el mundo de la música , de música para el cine, y realmente lo hizo con un trabajo oscuro, ocupado, a veces a menudo no reconocido. Ahora lo recordamos como un gran maestro, pero le costó salir de la percepción común del artista de género, la de las bandas sonoras del western. Aquí es un homenaje a los que trabajan, a los que se comprometen, a los que persiguen su objetivo, y lo hacen sin aspirar a un retorno inmediato. De esta manera podemos cambiar realmente el mundo: es un gran testimonio que llevamos, además de dar a conocer su trayectoria artística y lo que ha aportado a todo el mundo del cine. Con Morricone la música sale a escena, se convierte en el protagonista del cine, no es simplemente la música de fondo, no tiene un papel secundario. De algunas películas no recordamos al director, no recordamos el título y quizás ni siquiera la trama, pero sí el motivo musical. Queremos celebrar este revolucionario de compromiso, trabajo, dedicación. Cuánto necesitamos cifras como esta, incluso hoy, en todos los ámbitos de la vida social, civil e incluso religiosa.

Monseñor Milani, la inauguración en esta ocasión, del cine «Nuovo Aquilone». Esta es también una apuesta en tiempos de habitaciones casi vacías y una televisión de pago cada vez más dominante, y es una hermosa historia de participación comunitaria. ¿Puede contarnos brevemente al respecto?

Es uno de los legados del festival, además de un curso de formación para los chicos, durante una semana un grupo de chicos está aprendiendo a contar su historia, gracias al lenguaje audiovisual y cinematográfico. El otro gran legado será la apertura de este cine. Esta comunidad lleva dos años trabajando, precisamente en tiempos de pandemia, para tener un lugar donde se abra esta confrontación a través del arte, la cultura, esta puerta abierta de la comunidad sobre toda la ciudad, este lugar de encuentro en el que se abra la comunidad. La inauguraremos durante el festival: más de 100 voluntarios se han preparado para gestionar esta sala, formando, y es un regalo que el festival hace a la ciudad, un lugar más para llevar el mensaje cristiano, la esperanza, a través de todas las artes y todo tipo de expresiones.

Deja una respuesta